mercoledì, giugno 07, 2006

LITTLE FREDDIE KING & BAND

29 maggio 2006. Anteprima del II° MOJO STATION BLUES FESTIVAL - ROMA '06. Serata tributo a New Orleans. Presso il Brancaleone, in Via Levanna 11, si esibisce la formazione romana dei Louisiana Doctors. Rapido ed incisivo set della band romana, che in poco meno di quarantacinque minuti, evocano con maestria i colori ed il calore dello stato del Sud. Brani storici di Fats Domino, Prof. Longhair ed altri fanno parte del loro carniere. Accendono la miccia, creanol'atmosfera. Invero un poco "agghiacciata" da una quantità abbastanza scarna di pubblico. Ma va bene lo stesso. Sarà una perdita per chi non c'era. Che occasione, sentire i ragazzi romani e, sopratutto, LITTLE FREDDIE KING & BAND. Per la prima volta a Roma, lo swamp-boogie di Nowlins, infiamma la città. Poco importa se la folla non era innumerevole. Sembrano moltiplicarsi le anime, seguendo il groove di questo anziano, ma solo nel fisico, bluesman. Che spirito, gente. Sale poderoso il sound erede di mille e mille musicisti che LITTLE FREDDIE ha incontrato nella sua vita. C'è qualcosa di ognuno di loro. Ci ha raccontato di aver condiviso il palco in contemporanea con suo cugino Lightnin' Hopkins, Bobby Bland e Muddy Waters. Vi assicuro che c'erano anche loro il 29 maggio. E c'erano anche Slim Harpo, Robert Nighthawk e tanti altri. Assieme a lui sul palco. Confusi tra la batteria di Wacko-o-Wade, ed i giri di basso di Anthony Anderson. Francamente credo anche di aver visto l'ombra furtiva di Kim Wilson dietro alla sagoma adunca dell'armonicista Bobby DiTullio. Ma non credo di potervi mai dare una risposta esatta, sapete. So soltanto che le anime erano molte, tante, anzi tantissime. Che New Orleans pulsava con il suo spirito forte e vigoroso nel cantato polveroso di LITTLE FREDDIE KING. Alla prossima, gente. Ci vediamo dal 21 giugno, per il Festival.
And Nothin' But The Blues...