domenica, aprile 30, 2006

NEW ORLEANS. JAZZ & HERITAGE FESTIVAL / 2

sabato, aprile 29, 2006
Il Festival si mostra nella sua seconda giornata al massimo della forma. Una quantita' impressionante di gente ha preso d'assalto l'aerea destinata. Stima assolutamente non definibile ma, sicuramente, di molte decine di migliaia. Nel corso della giornata abbiamao ascoltato stralci di Hugh Masekela e di Luther Kent, ottime performances. Parzialmente deludente Etta James, francamente troppo, troppo r'n'b'. Ro busta la prova dei Subdudes. Ma assolutamente superlativi sono stati i live-set di Terenche Blanchard ( davvero raffinato trombettista ), e C. J. Chenier. Quest'ultimo, figlio d'arte del grande Clifton, ha proposto un set di zydeco che ha davvero spaventato per l'energia e la carica trasmessa. Un'autentico mattatore da palco, accompagnato da una band di nove elementi altrettanto validi. Ma come gia' accennato ieri, a scrivere di uno si trascurano gli altri. Sono tantissimi i concerti in essere, giocoforza si e' costretti a rinunciare a qualcosa, vedi ieri Dave Matthews ( ! ). Vorremmo inoltre descrivere l'atmosfera che si respira, ma per fare questo ci diamo appuntamento ai prossimi giorni. In chiusura, citazione per i nostri "colleghi" di radio, la WWOZ, storica emittente locale. Ha un suo fascino, essere negli studi mobili che trasmettono il Festival in diretta...
And Nothin' But The Blues...

sabato, aprile 29, 2006

NEW ORLEANS. JAZZ & HERITAGE FESTIVAL

giovedi + venerdi, aprile 27 + 28, 2006
Terza parte del viaggio. New Orleans ed il suo festival, la sua gente, quella che ancora e' rimasta e quella che non vi e' piu'. In questi due giorni, oltre ad un viaggio lungo la H 55 davvero entusiasmante, abbiamo iniziato la nostra presenza al Festival. Alloggiamo lungo la H 10, e da li, percorrendo la citta', giungiamo nell'aerea adibita ai live-set. Uno spazio di diversi ettari, costituito da diversi palchi ( blues, jazz, cajun, r'n'r, world ) sui quali dalle 10 a.m. alle 7 p.m., si alternano tantissime band. Ieri, per la prima giornata, tra i tanti si sono evidenziati T'Sale, Sun Pie & The Louisiana Sunspot e, splendido, Ani Di Franco, Doc. John. Molto triste la performance di Bob Dylan... Avremmo bisogno di molto tempo per scrivere altro ma, staimo gia' perdendo parte dei concerti di oggi. A domani.
And Nothin' But The Blues...

giovedì, aprile 27, 2006

HIIL COUNTRY BLUES/2 - JESSE MAE HEMPHILL & OLEMISS

mercoledi, aprile 26, 2006
Seconda giornata nelle Hills. Raggiungiamo Senatobia, per adempiere ad una vecchia promessa ribadita anche la sera precedente in casa di Olga: incontrare Jesse Mae Hemphill. La situazione per l'anziana blueswoman, sembra in questi ultimi mesi volgere al meglio. Riuscira' probabilmente nei prossimi mesi a trasferirsi a Clarksdale, grazie all'interessamento avuto per lei da alcuni musicisti, specialmente Richard Johnston. Cambiare luogo di residenza, significhera' molto per lei. Continuera' si a vivere in una casa mobile, ma sara' sicuramente meno abbandonata a se stessa, con la possibilita' quindi di trascorrere in modo piu' decoroso i suoi ultimi anni. Con un tuffo al cuore, la scorgiamo arrivare alla porta al nostro bussare. Grande Jesse Mae. La stessa luce negli occhi delle scorse volte. La parziale infermita' non le ha spento il sorriso. E quando narra i suoi ricordi, ancora colpisce al cuore. God Bless You, Mae...
...Ci lasciamo alle spalle Senatobia, rotta verso Oxford, destinazione Ole Miss. All'universita' del Mississippi ci attende una cattedratico, Greg Johnson, per fornirci materiale da studio inerente la storia culturale e musicale delle Hills. Ci aspettiamo un'attempato professore universitario e, sorpresa, troviamo un ricercatore che somiglia ad un Greg Allman trentenne. Orgogliosamente ci mostra parte dell'archivio, fornendoci inoltre del materiale inerente Otha Turner e Napoleon Strickland. Nello stesso giorno la difficolta' della vita di tutti i giorni ( Jesse Mae ), e la confortevole vita universitaria ( Ole Miss ). Contraddizioni, e storie, del Mississippi...
And Nothin' But The Blues...

HILL COUNTRY BLUES/1 - DAVID KIMBROUGH JUNIOR

Uno degli obiettivi di questo viaggio, e' l'approfondimento della tematica relativa all'Hill Country sound. Le storie in Blues delle dinastie Young, Hemphill, Turner, Kimbrough, Burnside e Dickinson, sono pane quotidiano per chi ascolta Mojo Station. Obbligo morale quindi, quello di immergerci nelle Colline a Sud di Memphis. Questa area geografica, oltre ad essere davvero splendida dal punto di vista paesaggistico, detta oramai da diverso tempo le nuove "directions" ( Miles docet... ) del blues contemporaneo. Rotta quindi verso le Hills.

martedi, aprile 25, 2006
Questa giornata viene contraddistinta da una serie di incontri, tutti estremamente significativi. Iniziamo di primo mattino con Richard Johnston ( www.richardjohnston.com ). Con piacere passiamo il pranzo assieme, aspettando il suo live-set nella giornata di chiusura ( 24 giugno 2006 ) del nostro Festival. Grazie a lui entriamo in contatto, ladies and gentleman, con il figlio del grande Junior Kimbrough. Quasi omonimo, David Kimbrough Junior, ci aspetta ad Holly Springs. 41anni, alle spalle una vita vissuta molto "intensamente". Esperienze quali il carcere ( Parchman... ), la droga e l'alcool, lo hanno segnato profondamente. Molto di questo lo narra nel suo secondo ed ultimo disco "Self shocked", uscito praticamente in questi giorni e del quale otteniamo una copia. Splendido lavoro, tra l'altro. Ma non e' di questo che vogliamo parlarvi. Crediamo infatti sia importante invece soffermarci, su Kimbrough Junior e sul modo in cui ci ha inserito all'interno della sua comunita'. Ci porta a conoscere la sua gente. Ci presenta i suoi amici e le persone a lui care. Traiamo da questo incontro una lunga ed interessante intervista ( che poi vi proporremo ), in un restaurant di Holly Springs. Junior agita le sue lunghe braccia ed inizia il suo colorito ricordare le esperienze con il padre e con R. L. Burnside. E' un racconto "corporeo" il suo; nei momenti piu' intensi non puo' fare a meno di essere "keep on touch"... Ancora una volta, abbiamo la percezione che il Blues e' la narrazione delle storie della gente. Siano tragiche o positive, criminose o no, comunque vi sono. Raw and dirty... Kimbrough Junior, conferma in pieno il nostro pensiero. Anche quando ci fa accompagnare presso lo sconosciuto Maxwell Juke Joint, nei dintorni di Holly Springs. Arriviamo qui dopo quindici minuti di saliscendi lungo le Colline. Presso il Maxwell ( splendido, autentico esempio di Juke Joint ) lui, suo fratello Kinney Kimbrough, i fratelli Burnside e tutti gli altri, si riuniscono ogni domenica sera. Ovviamente di cio' non vi e' traccia su nessun sito web, ne tantomeno sulla stampa specializzata. Ovviamente, tanto per andare quanto per tornare, dobbiamo essere accompagnati, pena la dispersione nelle Hills. Come dire, tutto cio', fa molto Blues...
Dopo un pomeriggio cosi' intenso, terminiamo la serata tornando in Memphis. Qui l'atmosfera si fa molto piu' tranquilla e rilassata, grazie all'incontro con un'altra vecchia amica, Olga ( www.laolga.com ). Finiamo la giornata in casa sua, sorseggiando whiskey Rebel Yell, parlando e ascoltando Blues...
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mercoledì, aprile 26, 2006

MEMPHIS. Again.

Riordinando pensieri e suoni... Cosi' ci siamo lasciati due giorni orsono, al termine del Juke Joint Festival di Clarksdale. Dopo l'intensa esperienza avuta nella citta' del Mississippi, urgeva trovare un attimo di quiete per recuperare le energie. Detto e fatto. Memphis e' tornata quindi ad essere il nostro campo base, come gia' accadde nei precedenti viaggi. La citta' del Tennessee continua ad essere una metropoli in crescita. Ad un anno dal nostro primo viaggio, la vediamo mutata ulteriormente. Nelle costruzioni, nella viabilita' ed in molti altri aspetti urbanistici in crescita, cerca di assumere una fisionomia da metropoli contemporanea. A questo aspetto modernista, rimane comunque legata l'identita' di citta' del Sud degli Stati Uniti. Antinomia diffusa ovunque, tanto nelle strade quanto nei quartieri bianchi o neri che siano, che continua ad affascinarci come una anno fa... Passiamo quindi la giornata del 24 aprile in quiete e tranquillita'. ad organizzare i prossimi spostamenti, quelli che ci vedranno scendere nelle Hills. Rotta quindi verso le Colline, patria del Hill Country Blues...
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domenica, aprile 23, 2006

CLARKSDALE aka The Juke Joint Festival

Music is the answer. Blues is the answer. Ad ogni domanda possibile. Tutto ha una risposta, con il giusto suono che percorrendo l'aria, giunge diritto e diretto a chi lo ascolta. We've got the Blues. Ed allora tutta Clarksdale, in ogni angolo, fibrilla a suon di musica. Uomini e donne danzano nei Juke Joint come il Red's Lounge, nel Blues di Big Jack Johnson. In Delta Avenue si susseguono i live-set di T-Model Ford, Richard Johnston, Mad Perry e tanti altri. E la gente si muove, fluttua in ogni angolo della Downtown di Clarksdale, inseguendo il concerto che qui non c'era e che sara' fronte al vecchio barber-shop. Trainreck ed il loro sound misto tra Hills & Texas, sotto il sole cocente fanno sudare e ballare la gente. Bambini, adulti ed anziani, non hanno ritrosie ad oscillare con il proprio Blues. Ora come 50 anni fa. Ed intanto scorrono fiumi di birra e fumano i barbeque grill che arrostiscono libbre di carne di maiale. Riparte ancora l'ennesimo live-set. Willie King, e' lui il vero Re, primeggia all'interno del Ground Zero, il locale di cui Morgan Freeman e' comproprietario. E anche lui e' presente. Si mescola con la gente del suo Sud, l'attore che da Greenville ( Mississippi ), parti' anni fa per raggiungere Hollywood. Scorrono veloci le ore, e' quasi notte. Cala la sera. Risaliamo in auto e, ancora sulla H 61, ci dirigiamo verso Memphis. A domani. Riordinando pensieri e suoni...
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sabato, aprile 22, 2006

CLARKSDALE

Come promesso, eccoci. Giunti all'aereoporto di Memphis, in men che non si dica, siamo gia' a bordo della nostra auto presa a noleggio. Lasciandoci alle spalle la citta' ( che nei prossimi gorni sara' comunque protagonista del nostro viaggio ), ci gettiamo senza pieta' sulla H 61. La regina della strade statunitensi e' sempre li', carica di fascino. Come una fedele amica ti accompagna dolcemente lungo lo stato del Mississippi, fendendo campi di cotone ancora in crescita. Poco piu' di un'ora ci separa dalla nostra prima meta, Clarksdale. Qui, nei giorni 22 e 23 aprile 2006, si tiene il Juke Joint Festival. E' il primo degli eventi che inaugura la stagione festivaliera di questa zona. Si tiene all'interno della citta', tanto nelle strade, quanto nei Juke Joint, per l'appunto. Dalle 10 a.m. a notte fonda. Da questo appuntamento, inizia la nostra cronaca. A domani gente, il dovere ci chiama...
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venerdì, aprile 21, 2006

GOIN' DOWN SOUTH...

Ancora in strada. Si riparte, in ogni senso. Nuova avventura in rete che battezziamo con un viaggio nelle terre del Blues. Da oggi, in diretta, day by day, fino al 10 maggio 2006 il nuovo tour di Mojo Station. Da Memphis a New Orleans. Come prima piu' di prima. Uguali gli estremi geografici del viaggio, diversi i percorsi che effettueremo. Da domani 22 aprile saremo in quel di Memphis, a farci inviati speciali. Per voi, pubblico di Mojo Station. All aboard, people...
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